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Una personalità di Smolenice

Di Emília Bihariová

Tratto dal libro: "JOZEF MEDOVÝ Un voto d’amore per amore degli altri" di Roberto Serafini - Ed. Youcanprint 2012

Quando ha celebrato  la sua prima messa, il giorno di Natale del 1950, non si trovava nella sua città natale,

Smolenice, ma nella chiesa di San Clemente a Roma, sul lato destro dell'altare maggiore in una cappella laterale, dove sono conservati i resti di san Cirillo. Erano presenti solo delle signore anziane, che non lo conoscevano. Con le lacrime agli occhi, così descrisse la sua prima messa, monsignor Medový, alla nostra zia Elka. Ha aspettato diciannove lunghi anni per celebrare la messa nella sua città natale. Non ho mai avuto motivo d'interessarmi profondamente della vita di Jozef Medový, fino a pochi giorni fa quando un italiano simpatico - Roberto Serafini - è venuto a Smolenice. L’ex allievo spirituale e buon amico

di monsignor Medový ci ha visitati per la prima volta già vent’anni fa, quella volta ancora insieme al suo grande amico. Ora è tornato per raccogliere più informazioni possibili, necessarie per la pubblicazione del libro sul nostro concittadino. Monsignor Jozef Medový è per noi un personaggio, che è nato a Smolenice, ma cosa sappiamo di lui in più rispetto ai fatti comunemente conosciuti? Ha studiato a Roma, dove ha preso gli ordini sacerdotali, è riuscito a raggiungere la Slovacchia, un paio di volte durante il comunismo, ha trascorso gran parte della sua vita in Italia. La generazione che è cresciuta con lui, ha oggi più di ottant’anni. Gli altri non l’hanno conosciuto personalmente, ha vissuto “a ovest” e quando sarebbe potuto tornare, dopo il 1989, non scelse questa opzione. Nonostante questi 

avvenimenti, molti di noi 
parlando con Roberto, si sono vergognati. Un italiano che vola fino a qui da Roma per raccogliere il materiale e scrivere un libro su uno di Smolenice? E ne sa più di noi? Ci ha stupito con le informazioni dettagliate e il materiale che ha raccolto su internet. In Slovacchia è venuto per sapere di più della sua infanzia. A quanto pare, Medový, voleva diventare un sacerdote già da piccolo. Invece di servire la messa all’altare lo faceva su una sedia in casa propria – così ricordano suo fratello e due cugine. Se parlo della gente di Smolenice con qualcuno, ovunque mi trovi, non dimentico mai di aggiungere che sono orgogliosa. Ma bisogna anche sapere di che cosa e di chi... Penso che nell’elencare i personaggi famosi ed importanti di Smolenice, possiamo ora includere anche il nome di monsignor Jozef Medový.

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