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Quindici anni di vita parrocchiale

Di Valerio Mattoni 

Discorso tenuto in occasione del 40° anniversario

dell'ordinazione di monsignor Jozef Medový 

Eccellenza, Monsignori sacerdoti e fratelli tutti carissimi, permettetemi di dire quale gioia sento nel mio cuore in questo giorno in cui festeggiamo il 40° anniversario dell'ordinazione sacerdotale del nostro parroco Mons. Giuseppe Medovy. Permettetemi anche di ricordarvi che in questo stesso anno ricorre il 15° anniversario della inaugurazione della nostra chiesa di S. Francesco d'Assisi. Ma non è di questo anniversario che vi voglio parlare, io desidero ricordare, quale collaboratore più anziano di età e di servizio, le varie attività svolte dal nostro parroco per raggiungere un livello soddisfacente per la comunità di Marina di Cerveteri, che naturalmente risente della limitata popolazione residente in un comprensorio piuttosto vasto, il che rende difficile il ministero pastorale anche per i continui spostamenti da e verso la città di Roma degli abitanti residenti e/o non residenti. Tuttavia posso ricordare, perché ripeto è dal 1975 che collaboro nella nostra parrocchia, che quando venne tra noi Mons. Medovy nell'ottobre 1977 egli trovò poche persone disposte a collaborare. Vi era però un ragazzo di 15/16 anni di nome Giuseppe Cusello, che seppe collaborare nel modo che tutti conoscete, ora ingegnere, ma valente catechista e coordinatore di tutti i giovani che si sono prodigati per l'animazione delle celebrazioni e per la realizzazione di alcuni momenti ricreativi. A lui e a tutti i collaboratori costanti, come Roberto Serafini, le catechiste, 

in particolare la Prof.ssa Clementi, non possiamo che 
esprimere il nostro ringraziamento con un applauso. Vorrei però farvi presente, che Mons. Medovy trovò la nostra chiesa priva di ogni arredamento e con i primi soldi raccolti con le offerte provvide, anzitutto, a far installare un impianto di amplificazione, poi s'iniziò la sottoscrizione per l'acquisto dei banchi, delle sedie, ecc. La celebrazione della S. Pasqua del 1978 fu coronata dall'arrivo del grande crocefisso posto al centro dell'altare. Per la successiva festa dell'Assunta arrivò anche la statua della Madonna, con la quale iniziammo la processione del 14 agosto, che si va sempre più perfezionando. Nella nostra chiesa intitolata a S. Francesco d'Assisi non poteva mancare la sua statua. Anche le immagini in legno intarsiato della Via Crucis arrivano poco dopo. Ma non sono soltanto le opere materiali che caratterizzano l'attività del nostro Parroco, è molto più importante l'attività pastorale da lui intrapresa in una comunità piuttosto rumorosa nelle celebrazioni, data l'influenza della caratteristica di stagionalità turistica. Le prime celebrazioni dopo il suo arrivo nella chiesa di S. Francesco non erano in linea con la religiosità che avevo constatato nella chiesa di S. Filippo Neri di Castel Giuliano da cui proveniva. Non è superfluo informarvi che in tale comunità Mons. Giuseppe Medovy è stato parroco per circa venti anni, dove era circondato da un affetto ineffabile di tutti i fedeli e da una stima eccezionale di tutti i residenti. Le opere da 

lui portate a compimento in Castel Giuliano ci fanno ben sperare che anche Marina di Cerveteri possa 
quanto prima essere almeno alla pari. Può rendersi conto delle mie parole, soltanto chi ha visitato la chiesa di S. Filippo Neri e ha visto con quanta cura è stata arredata e quanti servizi coronano la parrocchia. Scusate se ho divagato nelle precedenti attività, ma esse dimostrano che siamo in buone mani e che il nostro futuro è piuttosto tranquillo per la realizzazione di quanto programmato con lui e con gli attuali valenti collaboratori, che per brevità evito di nominare singolarmente, ma che tutti conoscete. Voi direte: ma quando parli dell'attività pastorale, ma cosa si può dire dell'attività pastorale dopo le belle espressioni dell'Eccellenza Mons. Hrusovsky che ci ha informato su un periodo stupendo dopo la loro ordinazione sacerdotale e dopo quanto dettoci dal nostro Vescovo, Mons. Diego Bona ogni commento è superfluo, anche perché le realizzazioni pastorali si vedono alla luce del sole, la comunità ecclesiale si è realizzata, i corsi per la preparazione dei bambini alla Prima Comunione e dei ragazzi per il sacramento della Confermazione sono in continua ascesa. I gruppi di preghiera, la Scola Cantorum che si rinnova continuamente sono una costante prova delle sue realizzazioni pastorali. Noi siamo qui oggi per dire a Mons. Medovy grazie e per dire "sursum corda" per lo sviluppo ulteriore della nostra comunità sotto la sua guida per almeno altri ... 40 anni. Auguri vivissimi.

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